Il 2 Marzo a Milano si terrà una manifestazione che io definisco il Pride dell’Umanità. “Human Pride”. Una manifestazione organizzata da tanto tempo e alla quale aderiscono moltissime persone e associazioni.
Una manifestazione di persone. “People” appunto. Bambini, Donne, Uomini, Bianchi, Marroni (come li chiamava mio figlio da piccolo), Gialli, Rossi, Verdi… Etero, Omo o quello che vi pare… Non ha importanza. È importante portare la propria umanità e manifestare una volta per tutte, per il ritratto del paese che vogliamo. Dove vogliamo vivere noi e dove vogliamo far crescere i nostri figli.
Un paese dove i valori passano prima del consenso elettorale. Un paese dove nessuno può alimentare una guerra tra gli ultimi e i penultimi. Un paese dove nessuno deve essere lasciato indietro. Un paese dove la solidarietà torni ad essere il nostro carattere distintivo. Un paese dove la tragedia dei popoli viene capita, gestita e le loro vittime aiutate. Un paese che vuole trovare gli strumenti giusti ed efficaci per gestire la migrazione dei popoli ma un paese che spieghi perché avvengono le migrazioni. Un paese che faccia capire ai propri cittadini che il bene comune è una risorsa e che deve essere preservata. Un paese che pensi al futuro e a costruirlo.
Un paese che investe nella costruzione di questo futuro ma che faccia in modo che gli investimenti non siano solo in termini di risorse finanziarie ma anche di opportunità. Opportunità di lavoro, opportunità abitativa, opportunità di studio e di sviluppo, opportunità di ricerca e innovazione. Opportunità. Un paese che pensi alla sostenibilità ambientale e sociale. Un paese che pensi alla crescita e non al sussidio. Il sussidio finisce. Il sussidio crea invidia sociale e ossessiva possessività che incrementa l’odio tra gli ultimi e penultimi. Tra esseri umani.
Vogliamo un paese che si unisca quando avvengono atti di razzismo. E no. Non si possono chiamare diversamente questi atti. Perché minacce, violenza, aggressioni, intolleranza in base al colore della pelle o all’orientamento sessuale sono atti di razzismo.
Vogliamo un paese che si unisca intorno ad una famiglia che subisce attacchi vili per aver deciso di aiutare un essere umano proveniente dall’Africa come è avvenuto a Melegnano. Un paese che scende nei porti di notte per aiutare chi sbarcava salvando loro la vita.
Vogliamo un paese che insegni ai piccoli il valore dello studio, della cultura, della conoscenza, della pluralità culturale come ricchezza. Facciamoci contaminare dalla purezza dei piccoli e non inquiniamo loro da idee malsane basate solo sull’odio e l’intolleranza.
Combattiamo chi vuole l’imbarbarimento culturale, offrendo diversivi. Come diceva Hannah Arendt “La società di massa non vuole cultura, ma svago.”
Combattiamo chi nega i diritti agli esseri umani violando sia la Costituzione Italiana che la dichiarazione universale dei diritti umani.
Combattiamo chi vuole farci tornare al medioevo.
Combattiamo ogni atto di violenza contro chiunque perché il chiunque è ognuno di noi.
Perché il chiunque, siamo noi.
“Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono.” (Hegel)